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Perché la Corea del Nord gioca a poker nucleare con il mondo?

27 Maggio 2009 di 9 371 views

kimjongilAl Carissimo Leader Kim Jong-il piace una variante del poker: il poker nucleare. Lo dimostrano i continui rilanci di missili che il regime comunista nordcoreano  fa su quel  nervoso tavolo da gioco che è il nostro pianeta.  Il Carissimo Leader (questo è il titolo ufficiale)  ha lanciato ieri una nuova carta, con la quale salgono a 6 i missili tirati dalla Corea del Nord. A questi si aggiungono gli esperimenti nucleari sotterranei condotti dal regime nordcoreano, condannati dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, dagli Usa, dalla Russia, dalla Cina, dal Giappone, dalla Corea del Sud e dall’Unione Europea.  Il regime nordcoreano è riuscito a compattare contro di sè questo enorme fronte di Paesi compiendo una strabiliante serie di errori. Per citare solo gli ultimi:

1) ha contrariato la Cina (fino a oggi preziosa alleata) ignorando le richieste di Pechino di non destabilizzare l’area, e mostrando di ignorarla le ha tolto quel ruolo di mediatore fra Pyongyang e il mondo che Pechino si era data e che le era prezioso sul piano internazionale. Così, ormai convinta che Pyongyang sia una scheggia impazzita, e in attesa di tornare a giocare un ruolo da protagonista su questo scacchiere, a Pechino non è restato che adeguarsi alla politica di sanzioni decisa dalla comunità internazionale, e l’agenzia cinese Xin Hua saluta con malcelata soddisfazione l’adesione di di Seul alla Proliferation Security Initiative.
2) ha irritato la Russia – che un tempo si opponeva a sanzioni contro la Nord Corea – non missile_nuclearepreavvertendola del lancio dei missili.
3) ha preoccupato il Giappone (che è nel raggio d’azione dei missili nordcoreani) spingendolo a un gesto senza precedenti nella storia recente: Tokyo ha chiesto a Pechino di fare pressioni. Dati i rapporti storicamente difficili fra i due colossi asiatici, la risposta interlocutoria di Pechino è già una novità significativa, e uno scacco per Pyongyang. Tokyo è incerta sul modo migliore di rispondere alle provocazioni nordcoreane – sottolinea il Japan Times – ma intanto invoca nuove e più dure sanzioni economiche contro Pyongyang.
4) Ha spaventato, naturalmente, la Corea del Sud, che anni fa aveva lanciato la Sunshine policy verso i cugini del nord, una politica di distensione che ora è stata seppellita. La Corea del Sud ha così deciso di aderire alla Proliferation Security Initiative, il piano a guida americana che in quest’area del mondo mira a bloccare il trasferimento di armi e tecnologia “dalla e alla” Corea del Nord.
5) Ha costretto quindi l’America a spostare attenzione e risorse su un fronte che Barack Obama considerava secondario, rispetto ad Afghanistan, Pakistan e Iran. Così gli Usa si sono impegnati a difendere il Giappone e la Corea del Sud da eventuali attacchi.

Questi disastrosi effetti potrebbero portare Pyongyang a rivedere la propriasoldati nord coreani politica? Per ora non sembra affatto. Pyongyang ha già annunciato “immediate risposte militari” nel caso la Corea del sud o altri Paesi dell’area decidano – sulla base della Proliferation Security Initiative – di fermare e ispezionare navi nordcoreane, alla ricerca di armi o tecnologia vietata. In più, il regime comunista ha dichiarato di non sentirsi più legato all’armistizio del 1953 (ricordiamo che un vero trattato di pace non è mai stato firmato dalla fine della guerra di Corea). Dunque, l’ennesimo rilancio al poker del Carissimo Leader. Ma perché lo fa? Cosa spera di ottenere? Risposta: danaro e credito politico. La minaccia militar-nucleare è l’unica merce di scambio fra il regime nordcoreano e il resto del mondo.

Consideriamo infatti l’attuale situazione interna alla Corea del Nord:
1)
Il Paese è alla fame. La sua economia è allo stremo ormai da vent’anni.
2)
L’unica industria funzionante è quella militare. E in un Paese di 22 milioni di abitanti, ci sono ben 1,2 milioni di soldati. Il quarto esercito del mondo.
3)
Kim Jong-il, il Carissimo Leader, è da tempo molto malato, e medita di lasciare il potere a uno dei suoi figli, ma ha bisogno di garantirgli l’appoggio dell’unico apparato efficiente del Paese, quello militare.
4)
Sta per arrivare nell’area il mediatore americano Stephen Bosworth, cui il regime nordcoreano potrà avanzare una richiesta non nuova: soldi in cambio di pace e stabilità. Non è affatto detto, però, che questa volta il Carissimo Leader abbia giocato bene le sue carte, perché la Corea del Nord non è mai stata debole e isolata come oggi…

MIO INTERVENTO SULLA COREA DEL  NORD A RADIO CITTA’ FUTURA
[audio:http://www.milleorienti.com/audio/2009/05/restelli-a-radio-citta-futura.mp3]

Ordine bipolareInfine, per sapere e capire di più sulla Corea del Nord e sulla sua “cugina” del Sud, MilleOrienti consiglia un libro e un blog.
Il libro
è un saggio dello storico e  politologo sudcoreano Hyung Gu Lynn: Ordine bipolare. Le due Coree dal 1989, (EDT, pp. 272, euro 18). Analizza la storia, la cultura, la politica e la società dei due Paesi “cugini”. L’autore si mostra scettico sulla possibilità di una riunificazione a breve termine fra le due Coree, ma anche sulla effettiva pericolosità dell’aggressiva politica nordcoreana, dal momento che il Paese ha e avrà sempre più bisogno degli investimenti sudcoreani, giapponesi e cinesi per poter sopravvivere. Hyun Gu Lynn non dimentica però di sottolineare anche la gravità di due emergenze umanitarie troppo spesso dimenticate: quella dei profughi nordcoreani in Cina, esuli in condizioni disperate, e quella dei diritti umani totalmente cancellati nella Corea del Nord.

Il blog che consigliamo non si rivolge invece ai politologi quanto a tutti coloro che più semplicemente vogliano conoscere e apprezzare qualcosa della cultura, della società, dei costumi e delle tradizioni delle due Coree: si chiama Il Paese del Calmo mattino ed è curato da un esperto di lingua e cultura coreana.

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9 Risposte »

  • Giancarlo :

    Hai fatto benissimo a sottolineare il disappunto cinese. Si tratta senz’altro della più grossa novità dell’ultima crisi coreana. Non mi meraviglierei se un giorno la Corea del Nord dovesse fare i conti proprio con la Cina piuttosto che con gli Stati Uniti.
    Ottimo il suggerimento del libro….l’ho già ordinato..!

  • afovidius :

    ormai per farsi vedere dal mondo e sentirsi importante… l’unico modo è dichiarare di avere la bomba nucleare… guarda l’Iran… oggi Corea… Domani la Cina… ecc

  • marco restelli (autore) :

    Hai ragione Afovidius. La Corea del Nord ragiona così: “se lo fa l’Iran, perché non potremmo farlo anche noi?”. Ii ricatto nucleare “paga” – almeno per ora. E così ora Pyongyang annuncia di avere la possibilità di lanciare un missile intercontinentale con una gittata di 5mila kilometri, capace quindi di colpire anche il territorio Usa. Ma gli Usa, ovviamente, non rimarranno con le mani in mano…

  • Jean Lafitte :

    la Corea del Nord, l’Iran etc… hanno gli stessi diritti degli altri stati di avere armi nucleari.

    qualsiasi altro discorso è ipocrita e fascisteggiante.

    e non mi risulta che la Corea del Nord sia alla fame, anzi.

  • Il poker nucleare non basta. In Corea del Nord il Caro Leader sta perdendo il suo potere « MilleOrienti :

    […] per cui il regime spende molto di più che per sostenere un popolo ridotto alla fame – in questo post dedicato al “poker nucleare”. La pensa più o meno come me Andrei Lankov, professore alla Kookmin University di Seul, che in […]

  • liberverita :

    Jean Lafitte scusa ma che vai farneticando? Stai applicando un concetto paracomunistafallimentare al nucleare?

    Il mondo va denuclearizzandosi e te tiri in ballo queste boiate?
    Regalare atomiche a dittature islamiche o comuniste ti sembra una buona idea?

    Sembrano discorsi da rifondarolo.

    Correggiti e dì semmai che la Corea del Nord avrebbe diritto alla pace, al lavoro e al benessere dei cittadini.

  • Corea: un’altra mano di poker (nucleare) « MilleOrienti :

    […] mano di poker militar-nucleare del Caro Leader Kim Jong-il (un gioco che abbiamo analizzato qui e qui). Ci si chiede fino a quando il Caro Leader potrà giocare al rialzo. E se abbia ancora buone […]

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  • Nord Corea, muore il dittatore: una democrazia impossibile - Allnewz.it | Allnewz.it :

    […] tra Giappone, Sud Corea, Taiwan, Vietnam, per non parlare della Cina.Inoltre anche tutto il dossier nucleare nordcoreano ha un’importanza globale, dal momento che è legato -per esempio- al dossier nucleare […]

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