Che spazio ha l’arte orientale in Italia? Ecco cosa c’è e cosa manca
Quali sono, in Italia, gli spazi espositivi per l’arte orientale? Le città italiane non sono certo Parigi, che dispone di meravigliosi centri culturali come la Maison de la culture du Japon oppure l’Institute du monde arabe. Luoghi istituzionali di questo genere non esistono nel nostro Paese, e se ne sente la mancanza in termini di programmazione culturale.
Considerando invece i musei d’arte orientale, se Parigi (per limitarci all’esempio francese) può vantare il grandioso Musee Guimet, altre città italiane dispongono di musei certo meno imponenti, però tutti meritevoli di essere visti. Ci limitiamo a citare di seguito i centri museali più importanti in questo campo. Roma ha il Mnaor (Museo nazionale d’arte orientale Giuseppe Tucci); Genova ha il Museo d’arte orientale Edoardo Chiossone; Venezia ha il Museo d’arte orientale Ca’ Pesaro; Cagliari ha il Museo d’arte siamese Stefano Cardu; Trieste ha il Civico museo d’arte orientale….
….Altre città , pur non disponendo di spazi dedicati, hanno collezioni d’arte orientale all’interno di istituzioni museali di diversa ispirazione: fra i casi più significativi dobbiamo ricordare Napoli, Firenze e Gubbio. Napoli espone tesori cinesi nel Museo nazionale della ceramica Duca di Martina e nel Museo Artistico e Industriale. Firenze ha un’importante collezione di armi e armature giapponesi al Museo Stibbert. Gubbio ha la Collezione orientale “Vivian Gabriel†nel Museo Civico di Palazzo dei Consoli.
Infine, c’è una città che fino a poco tempo fa era priva di spazi dedicati ma poi se ne è dotata: è il caso virtuoso di Torino, dove nel dicembre 2008 è nato il Mao (Museo d’arte orientale), che ora festeggia un anno e molti successi (buon compleanno Mao!)
L’offerta di arte orientale, come si vede, è lacunosa in molte importanti città del nostro Paese: basta pensare a Palermo, Bari, Bologna e Milano. Già , a Milano non c’è nessuno spazio espositivo stabile per l’arte orientale, fatta eccezione per due luoghi di cui si attende il rilancio nel 2010. Il primo luogo è il Museo Archeologico, che contiene una raccolta di sculture del Gandhara attualmente non visitabile, e di prossima riapertura (si spera) all’inizio del 2010. Il secondo centro milanese è il piccolo (seppur pregevole) Museo Popoli e Culture del Pontificio Istituto Missioni Estere, che nel 2010 compirà 100 anni (buon centenario!). Ma un museo cittadino d’arte orientale, all’altezza delle ambizioni culturali di una metropoli come Milano, non c’è.
In questo panorama milanese si inserisce lo strano caso del Palazzo Reale, che in un certo senso svolge da alcuni anni una funzione di supplenza, allestendo varie mostre di indubbio valore. Così, in questo momento Palazzo Reale espone ben tre mostre di arte estremo-orientale: Shunga. L’arte dell’amore nelle stampe dell’epoca Tokugawa (1603-1867) (di cui MilleOrienti ha già parlato qui) e poi le due nuove mostre Cina. Rinascita contemporanea (aperta fino al 7 febbraio 2010) e Giappone. Potere e splendore 1568-1868 (aperta fino all’8 marzo 2010).
Il pubblico milanese accorre numeroso a queste mostre, segno che la curiosità intellettuale verso l’arte orientale non manca: sarebbe necessario però non affidarsi a esposizioni saltuarie a Palazzo Reale, bensì dotare la città di un Museo d’arte orientale degno di questo nome. Non si può parlare di apertura della città al mondo, per l’Expo 2015, e poi ignorare che oggi è l’Asia il “nuovo mondo†da scoprire. E se un museo non è certo cosa da improvvisare, perché non creare a Milano, proprio in vista dell’Expo, il primo Museo Virtuale d’Arte Orientale in Italia? Abbiamo le tecnologie e le conoscenze per realizzarlo (racchiudendovi il meglio delle collezioni d’arte orientale presenti nel nostro Paese), sarebbe necessario avere anche la lungimiranza e la volontà politica…
E voi, cari lettori, che ne pensate degli spazi per l’arte orientale nel nostro Paese?

eh, buona idea davvero 🙂
[…] Fonte: Che spazio ha l’arte orientale in Italia? Ecco cosa c’è e cosa manca […]
[…] Che spazio ha l’arte orientale in Italia? Ecco cosa c’è e cosa manca […]
Ciao, a tal proposito segnalo anche il Museo d’Arte Orientale Obrietan a Brendola (VI) http://www.museobrietan.org
[…] Completamente rinnovato per l’occasione, il Museo (di cui MilleOrienti ha parlato anche in questo post sugli spazi dedicati all’arte orientale in Italia) presenta oggetti d’arte d’ispirazione religiosa appartenenti alle più varie culture, […]
[…] noti al grande pubblico. Perciò poco tempo fa MilleOrienti li ha “censiti” in questo post intitolato «Che spazio ha l’arte orientale in Italia? Ecco cosa c’è e cosa…In tale panorama, la nascita – poco più di un anno fa – del MAO è stata una gran bella […]
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