L’avventurosa storia di un ebreo italiano dalle prigioni inglesi in Eritrea alla corte del Maharaja di Jaipur
Si chiamava Gabor Dessau, era un italiano di religione ebraica, esperto di mineralogia, e durante gli anni del fascismo si trovò nella surreale condizione di “impiegato†per l’esercito italiano in Eritrea: abbastanza italiano per essere aggregato all’esercito, ma non abbastanza, considerate le leggi razziali, per fare il soldato. Abbastanza italiano, tuttavia, per essere catturato dagli inglesi come “nemico” e finire in un campo di prigionia di Sua Maestà Britannica. Da dove, attraverso una serie di traversìe, finirà in India, per diventare alla fine l’esperto minerario del Maharaja di Jaipur, la celebre “città rosa” del Rajasthan, godendo di libertà e prestigio.
A questa storia vera ha dedicato un libro, dopo anni di ricerche negli archivi di mezzo mondo, Gabriella Steindler Moscati, docente di lingua e letteratura ebraica all’Orientale di Napoli. Il libro si intitola «La libertà si chiama Jaipur. Dalle leggi razziali alla corte del Maharaja. Le vicende di un ebreo italiano nella II guerra mondiale» (edizioni Mimesis, pp.250, euro 16).
Il volume verrà presentato il 25 marzo 2010 a Milano, alle ore 18 presso la Libreria Claudiana di via Francesco Sforza 12/a. Oltre all’autrice interverranno David Bidussa (storico sociale delle idee) e Donatella Dolcini (docente di lingue e letterature dell’India all’Università degli Studi di Milano).


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