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Arriva a Napoli la Peace Boat: un messaggio di pace dai sopravvissuti di Hiroshima

10 Marzo 2011 di 2 148 views

Arriva nel porto di Napoli, il 14 e 15 marzo 2011, la Peace Boat, la nave con cui i sopravvissuti alle bombe atomiche che colpirono il Giappone nella II Guerra Mondiale portano in tutto il mondo il loro messaggio di pace e disarmo degli arsenali atomici. Sulla Peace Boat viaggiano infatti alcuni Hibakusha (被爆者) -  come vengono chiamati i sopravvissuti al bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki – che vogliono sensibilizzare il mondo sulla necessità del disarmo nucleare. Arrivano a Napoli (unica tappa italiana) dopo essere partiti dal Giappone il 23 gennaio, avere attraccato in molti altri porti del mondo per portare il proprio messaggio e tornare poi in Giappone il 18 aprile.

Questo tour prende il nome di Progetto Orizuru, parola giapponese che sta a indicare il caratteristico origami della gru, animale che in Giappone è tradizionalmente considerato simbolo della pace.

Ecco il programma delle due giornate a Napoli:
– 14 marzo h 17:00 incontro-seminario con la stampa, con gli studenti e i docenti dell’Università degli Studi di Napoli l’Orientale e con la cittadinanza tutta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Piazza Museo Nazionale, 19). Partecipazione straordinaria di Setsuko Takahashi,  membro della delegazione di Hibakusha. Introduzione del Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Napoli l’Orientale Prof. Giorgio Amitrano.

Il 15 marzo doppio appuntamento. Alle h 10:00 la delegazione di Hibakusha incontra i ragazzi delle terze classi dell’Istituto Comprensivo Statale Cesare Pavese (via D. Fontana, 176) che con i loro insegnanti hanno lavorato su questo tema partecipando a un incontro preparatorio con Roberta Tiberi. Nel pomeriggio dalle h 16:00 alle h 18:00 nell’ex Asilo Filangieri di Napoli (Vico Giuseppe Maffei 4, traversa di via San Gregorio Armeno, sede del Forum Universale delle Culture 2013) l’appuntamento conclusivo del Progetto Orizuru è ospitato nell’ambito della settima edizione del progetto “Girogirotondo, cambia il mondo”, ideato da Donatella Trotta e realizzato dall’Associazione culturale Kolibrì, in piena sintonia con il tema 2011 del “progetto Kolibrì” dedicato a Terra Madre Terra. L’incontro-testimonianza dei membri della delegazione di Hibakusha è presieduto da Nicola Oddati, presidente del Forum Universale delle Culture 2013.

Oltre a workshop, incontri con i sopravvissuti e proiezioni di film che avranno luogo sia a bordo della nave che nei luoghi istituzionali e negli istituti scolastici delle città visitate, sono previsti tre programmi speciali.
L’area del Pacifico è coinvolta nel Forum Globale Hibakusha, che ospita studenti in veste di ambasciatori di pace da Nagasaki, Kanagawa e Fukuoka, e delegati da Tahiti e dall’Australia. Il Programma Europeo prevede la visita di Auschwitz con l’incontro di alcuni testimoni dell’Olocausto (Shoah, in ebraico) nel Quartier Generale dell’Onu a Ginevra. Infine, in Medio Oriente si svolgerà il Progetto Horizon 2012 riguardante la Zona Libera da Armi Nucleari (NWFZ).


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