L’India che non ti aspetti: il 3/12 a Milano si parla di viaggi con MilleOrienti

Veduta parziale dei templi giainisti sulla collina di Shatrunjaya (Palitana, Gujarat). Foto di Marco Restelli
C’è un India per turisti “che si accontentano” e un’India per  viaggiatori culturalmente curiosi. C’è un’India globalizzata “da cartolina” e un’India ancora piena di sorprese, perché ricca di luoghi ed eventi autentici, ancorati alla spiritualità tradizionale. E’ di quest’ultima che vi parlerò martedì 3 dicembre 2013 alle ore 21 al Museo Minguzzi (via Palermo 11, Milano): il tema della serata sarà appunto “itinerari indiani al di fuori della globalizzazione” e ne parlerò anche proiettando foto dei miei viaggi.
La serata è  sponsorizzata da un  tour operator attento alle culture tradizionali e alla salvaguardia del loro ambiente: Il Tucano Viaggi Ricerca, con cui collaboro come guida culturale per gruppi di viaggiatori in India. Martedì 3 dicembre al Museo Minguzzi vi illustrerò, fra l’altro, il viaggio in Gujarat che guiderò nel marzo 2014: fra i pellegrini giainisti che saliranno fra le centinaia di templi della collina sacra di Shatrunjaya (Palitana) ma anche nei luoghi del Mahatma Gandhi, per toccare con mano quanto sia vivo l’insegnamento gandhiano nelle istituzioni che a lui si ispirano, come l’università da lui fondata e il sindacato delle donne Sewa. Cliccate qui per il programma di questo viaggio “alle radici della nonviolenza“. In Gujarat vedremo un evento riservato a pochissimi occidentali, poiché solo i giainisti sanno il giorno esatto in cui avviene il pellegrinaggio: i turisti, di solito, salgono sulla collina nei giorni “sbagliati” e trovano i templi desolatamente vuoti…
Un altro itinerario di viaggio di cui vi parlerò la sera del 3 dicembre al Museo Minguzzi è quello (che per primo ho introdotto in Italia) nei luoghi-simbolo della spiritualità  sikh del Panjab: non solo ad Amritsar, città già nota (ma mai abbastanza) per il suo meraviglioso Tempio d’Oro, ma sopratutto nella sconosciuta città di Anandpur Sahib. E’ qui che una volta l’anno i sikh si riuniscono per  il festival di Hola Mohalla, che celebra  la fondazione del Khalsa (la Comunità dei Puri) nella città in cui questo nacque, Anandpur Sahib appunto. E’ nei giorni dello Hola Mohalla che si può assistere alle esibizioni di arti marziali – a piedi e a cavallo – dei Nihang, i custodi della tradizione mistico-marziale del Sikhismo. Uno spettacolo straordinario e anch’esso per pochi, come sa chi mi ha seguito in questo viaggio negli anni scorsi: poche decine di occidentali fra duecentomila sikh scatenati…
L’India per me è, prima che un lavoro, una grande passione. Come sanno i lettori abituali di MilleOrienti, infatti, io non sono soltanto un blogger ma anche un giornalista specializzato sull’Asia (dove viaggio da 25 anni per realizzare reportage), nonché un docente di cultura indiana al Dipartimento di mediazione linguistica e scienze interculturali dell’Università degli studi di Milano.  E’ in questa veste che, ogni tanto,  faccio la  guida culturale in India per Il Tucano Viaggi Ricerca, lungo itinerari che io stesso elaboro.
Spero di incontrarvi alla serata al Museo Minguzzi, e sopratutto spero di ascoltare numerose domande da parte vostra:  sarò ben lieto di rispondervi!

Bellissima questa iniziativa! purtroppo io non potrò esserci. Volevo sapere se eventualmente ci sarà un video della conferenza del 3 Dicembre oppure se in futuro hai intenzione di fare delle serate anche a Roma ?
ciao Benedetta, purtroppo non esiste un video della conferenza che ho fatto il 3 dicembre. Quanto a Roma, se qualche centro culturale o quale associazione mi inviterà a parlare, sarò ben lieto di andarci! Teniamoci in contatto, Marco/MilleOrienti
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