Atto di civiltà in Sri Lanka: cancellate 83 condanne a morte
Cari lettori, leggo nella newsletter dell’associazione internazionale Nessuno tocchi Caino una buona notizia (buona per chi, come me, è contrario alla pena di morte) che desidero condividere con voi. Ecco il testo inviato da “Nessuno tocchi Caino”:
«25 aprile 2016: il presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena ha deciso di commutare in ergastolo le condanne di 83 prigionieri del braccio della morte.
Sirisena ha deciso di risparmiare la vita di questi prigionieri sulla base delle raccomandazioni fatte da un comitato nominato a seguito della richiesta di rivedere le condanne a morte, avanzata dal comitato congiunto dei Ministeri della Legge e Riforma delle Prigioni e della Giustizia.
Il Commissario Generale delle Prigioni Nishan Danasinghe ha detto di aspettarsi che altri condannati a morte ricevano in futuro la stessa concessione.
Sebbene i giudici dello Sri Lanka pronuncino condanne a morte per reati gravi come omicidio, stupro e traffico di droga, nessuna esecuzione è stata praticata nel Paese dal 1976.
Lo Sri Lanka lo scorso anno ha deciso di votare a favore di una risoluzione delle Nazioni Unite per la moratoria sulla pena di morte».
Io lo considero un atto di civiltà . Voi che ne pensate?
Infine, se volete approfondire le vostre conoscenze sullo Sri Lanka, leggete questi post su MilleOrienti.

Lascia un commento!