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Vi racconto l’India della Nonviolenza. A Torino l’11 maggio

7 Maggio 2017 di - 246 views

Uno dei templi giainisti di Palitana, Gujarat. Foto di Marco Restelli

C’è un’India in cui la Nonviolenza ha radici spirituali profonde e vive ancora oggi : non solo nei templi giainisti (foto sopra) ma anche in scuole, sindacati e associazioni femminili che si ispirano al Mahatma Gandhi. Quest’India è il Gujarat, lo stato settentrionale in cui nacque e visse il Mahatma e dove esistono le istituzioni da lui fondate. Di Gujarat, viaggio nella terra della Nonviolenza (viaggio che si svolgerà dal 5 al 18 dicembre 2017) e più in generale di viaggi nella spiritualità indiana vi parlerò io, con l’ausilio di una sessantina di mie fotografie, durante la serata “India, terra di spiriti e dei” che si svolge  giovedì 11 maggio 2017 alla Gam di Torino (Corso Galileo Ferraris 30, Sala Conferenze). Inizio presentazione ore 19.
Ospiti della serata, oltre a me:
Esibizione di danza indiana con Chitrangee Uppamah, fondatrice della Sruti Kuchipudi Indian Dance School e dell’Associazione “Surya Chandra”.
- Mostra fotografica sull’India a cura di Paolo Donaliso.
Ingresso libero, ma conferma la tua partecipazione a kel12.torino@kel12.com – tel. 011 2478166.

Scorcio su alcuni templi giainisti di Palitana, Gujarat. Foto di Marco Restelli

Il Gujarat è uno degli stati più affascinanti dell’India per la ricchezza delle sue tradizioni spirituali, della sua arte e dei suoi ambienti naturali. Eppure è quasi sconosciuto al pubblico italiano. Il Tour Operator Kel 12 propone un’originale scoperta del Gujarat seguendo un filo conduttore di grande significato: la Nonviolenza.   Gujarat, viaggio nella terra della Nonviolenza (in questo link trovate programma, prezzi, ecc) è un viaggio ideato e guidato da Marco Restelli e avverrà dal 5 al 18 dicembre 2017. (Per prenotazioni: tel.02 2818111 – fax.02 28181140 – info@kel12.com)
Ed ecco qui sotto I TRE PUNTI CONCETTUALI CON IL SIGNIFICATO DEL VIAGGIO

Monaca giainista in meditazione in un tempio di Palitana, Gujarat. Foto di Marco Restelli

1) Nonviolenza giainista. Il Gujarat è uno dei due stati dell’India in cui il Giainismo ha il suo centro spirituale più influente (l’altro è il Karnataka). Il Giainismo è un’antica religione totalmente nonviolenta, che rispetta anche le forme di vita animali e vegetali, al punto che i monaci e le monache giainisti camminano con uno scopettino per non schiacciare formiche o insetti. Noi incontreremo esponenti di questa spiritualità e visiteremo luoghi d’arte giainista fra cui l’eccezionale complesso templare di Shatrunjaya, una collina sacra nei pressi di Palitan su cui si trovano 300 templi giainisti. Questo luogo costituisce una delle più spettacolari scoperte che si possono fare in India: vi stupirete della sua bellezza, vi stupirete di quanto sia poco noto e di quanto pochi occidentali troverete.

Studenti dell’Università Gandhiana di Ahmedabad che meditano tessendo all’arcolaio come Gandhi. Foto di Marco Restelli

2) Nonviolenza gandhiana. Il Gujarat è lo stato in cui nacque e visse Gandhi, il liberatore dell’India dagli inglesi, l’apostolo della Nonviolenza, detto per questo il “Mahatma”, cioè Grande Anima. Gandhi era un induista influenzato dal Cristianesimo ma soprattutto dal Giainismo; dedicò quindi tutta la vita a insegnare la pratica della Nonviolenza in tutti i campi della vita sociale. In Gujarat la sua eredità è ancora viva e noi, ad Ahmedabad, incontreremo donne, uomini e istituzioni che tengono accesa quella fiaccola. Visiteremo la sede della Sewa, il sindacato gandhiano e nonviolento delle donne, di cui vedremo le molteplici attività: dalla banca del microcredito (Sewa Bank) alla cooperativa femminile di documentari di denuncia sociale (Sewa Video). Poi andremo all‘Università Gandhiana – l’unica di questo genere al mondo – di cui il Mahatma fu fondatore e primo rettore nel 1920, per constatare come si possa insegnare “sviluppo economico nonviolento” e fare meditazione tutti insieme, studenti e insegnanti, prima di andare a lezione in classe. Infine andremo dove visse Gandhi: nel suo Sabarmati Ashram, dove la commovente semplicità del suo stile di vita è ancora percepibile e dove si mantiene vivo ancora oggi il dialogo fra le 13 diverse comunità religiose che vivono nella città di Ahmedabad.

Ragazze in un villaggio del deserto del Kutch, Gujarat. Foto di Marco Restelli

3) Nonviolenza ambientale dei popoli del deserto. Il Gujarat è contrassegnato dalla presenza di due deserti, il Grande e il Piccolo Kutch; noi entreremo nei villaggi dei popoli seminomadi che hanno imparato a usare la Nonviolenza verso la natura per meglio vivere – praticando l’artigianato – in questo affascinante ma non facile ambiente, il deserto.

Allora, venite con me a dicembre per questa avventura nella Nonviolenza?

(La vostra guida Kel 12, Marco Restelli, indianista e giornalista, conosce molto bene il Gujarat ed è un grande esperto sia del pensiero politico nonviolento del Mahatma Gandhi, sia della filosofia religiosa del Giainismo. Da molti anni, inoltre, sostiene il sindacato delle donne gandhiane della Sewa).

Marco Restelli all’universitaÌ€ gandhiana di Ahmedabad.

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