Kamala Devi Harris: le radici indiane e le fesserie italiane
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Un manifesto in lingua Tamil che in India celebra il successo e le origini indiane della Vicepresidente americana Kamala Devi Harris.
Sulla nuova Vicepresidente degli Usa, Kamala Devi Harris, si è già scritto molto, a volte a proposito e a volte no. L’ultima fesseria in ordine di tempo è quella del quotidiano Libero che ieri – come mostra la foto sotto – in un titolo l’ha definita “mulatta”. È ben noto che il direttore Vittorio Feltri si considera un audace e spiritoso anticonformista, purtroppo per lui la realtà è diversa e la domanda è semplice: collega dove credi di essere, nell’ Abissinia degli anni Trenta?
Non si tratta di invocare il “politicamente corretto” (per il quale non nutro proprio un amore assoluto…) ma di portare semplicemente il rispetto dovuto. A una persona, a una professionista, a un ruolo istituzionale. E a una storia, anche: la storia della figlia di due immigrati che è riuscita a diventare prima donna Vicepresidente. Avercene, di talenti come lei.
Com’è noto i genitori di Kamala Devi Harris provenivano da Paesi diversi e background sociali diversi ma erano accomunati da una cosa: l’essere nati in nazioni che all’epoca erano colonie dell’impero britannico. Entrambi aspiravano a maggiore libertà e dignità , e per questa ragione non emigrarono al centro dell’impero, cioè Londra, bensì negli Usa.
Il padre, Donald Harris, oggi Professore emerito di economia alla Stanford University, è di origine giamaicana. La madre, Shyamala Gopalan, oggi oncologa, è di origine indiana, proviene da una famiglia di brahmani (quindi di religione hindu) di etnia tamil del villaggio di Thlasendrapuram, nel Tamil Nadu, lo Stato più meridionale dell’Unione Indiana. Si conobbero quando erano entrambi studenti alla University of California, a Berkeley, nei tempestosi anni Sessanta, durante le lotte per i diritti civili. Più tardi si separarono quando lei era ancora piccola, ed è cresciuta con la madre.
È ovvio che una Vicepresidente americana di origine indiana abbia suscitato entusiasmo in India (vedi la foto all’inizio di questo post) e perfino a Bollywood dove Kamala Harris viene definita “una ispirazione per tutti gli indiani”. La comunità indiana negli Usa è numerosa e influente, in particolare nella Silicon Valley, e l’India spera che la Vicepresidente divenga il tramite di un ulteriore rafforzamento delle relazioni indo-americane (cosa che potrebbe avvenire ma non è così scontata…).
Resta da spiegare il senso del nome della Vicepresidente: in lingua sanscrita Kamala significa Fiore di Loto e Devi significa Dea. Un chiaro riferimento alle radici hindu della madre della Vicepresidente perché Kamala Devi è anche uno dei nomi di Lakshmi, Dea della Prosperità della Fortuna e della Bellezza che ha come simbolo un fiore di loto; Devi allude anche al culto della Dea intesa come espressione di tutti i tipi di femminilità , dalla Madre Terra alla Sposa alla Guerriera.
La Vicepresidente porta un nome impegnativo. Buona fortuna.
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