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Alla Fiera del Libro di MilleOrienti

14 Maggio 2009 di 5 71 views

Si sono accessi i riflettori sulla Fiera del libro di Torino, in corso fino al 18 maggio. Le star della letteratura presenti sono numerose, e fra loro diversi autori legati in vario modo all’Asia, come  l’angloindiano Salman Rushdie, il cinese Yu Hua e il Nobel turco Orhan Pamuk. Milleorienti però preferisce non occuparsi delle star e dare invece ai propri lettori qualche sommesso consiglio su libri e autori molto meno noti ma forse non meno interessanti… Vi proponiamo perciò quattro brevi schede di libri che secondo noi valgono la pena.

CINA/ Fae Myenne Ng: Il regno fiorito. Editore Neri Pozza, pp. 256, euro 16,50.
Il_regno_fiorito In questo romanzo Fae Myenne Ng dà voce alle proprie radici: americana nata San Francisco da una famiglia cinese, racconta una storia di amore e di spaesamento culturale, di passioni censurate dalla morale confuciana e di difficoltà di integrazione sociale; le difficoltà sperimentate da tanti cinesi emigrati negli Usa, stranieri in terra straniera. Un romanzo il cui protagonista si vive sempre sospeso fra due mondi – la Cina e gli Usa – divisi in tutto, anche nella grammatica delle emozioni amorose.  Il bellissimo incipit del libro è illuminante sia sul contenuto sia sullo stile di scrittura: «La donna che amavo non era innamorata di me; la donna che ho sposato non era mia moglie. Ilin Cheung era mia moglie sulla carta. Infatti, apparteneva a Yi-Tung Szeto. Anch’io gli appartenevo, perché ero indebitato con lui. Lui era mio padre, sempre sulla carta». Non a caso il New York Times ha definito Fae Myenne Ng «la scrittrice più dotata di talento poetico dell’odierna letteratura sino-americana».

INDIA/ Matilde Adduci: L’india contemporanea. Dall’indipendenza all’era della globalizzazione. Editore Carocci, pp. 138, euro 15,50.
libro Matilde AdduciLe elezioni politiche in corso in India – di cui fra pochissimo conosceremo i risultati – attireranno le analisi più o meno documentate di tanti giornalisti. Ma quanti fra i nostri commentatori conoscono davvero la realtà economica e sociale dell’India? Questo libro può essere un utile strumento per capire una realtà che i media italiani rappresentano quasi sempre solo in base a vecchi luoghi comuni. Adduci, ricercatrice dell’università di Torino e membro del think-tank Asia Maior, analizza l’affermazione del progetto politico neoliberista in India  a partire dagli anni Ottanta, le principali implicazioni sociali delle riforme liberiste e la creazione di nuove sacche di povertà ed esclusione ai margini della Shining India; quell’India che ha fatto parlare di sè in tutto il mondo a causa di un boom economico tanto tumultuoso quanto ineguale nelle proprie ricadute sociali. E’ interessante che nel suo studio Adduci sottolinei le linee di continuità fra i governi del Congress Party e quelli del BJP, il partito dei nazionalisti hindu. Anche se l’analisi di Adduci non è sempre condivisibile – c’è una sottovalutazione del ruolo dell’elemento religioso nelle dinamiche sociali – il libro si presenta comunque documentato e stimolante. Per i tuttologi di moda sui giornali italiani, una lettura consigliabile.

GIAPPONE/ Reinhard Kammer: Lo zen nell’arte del tirare di spada. Editore Feltrinelli, pp. 91, euro 7.

Lo zen e l'arte della spada Il Kendo, La Via della Spada, al pari di tante arti tradizionali giapponesi come il Chado, la Via del tè, o il Kyudo, la Via dell’Arco, è una parte imprescindibile della filosofia e dell’estetica del buddhismo zen, e costituisce appunto una delle molte Vie (do) per la meditazione. A giudicare dalla copertina, questo libro sembrerebbe un saggio scritto oggi sulla materia; in realtà, Reinhard Kammer – formatosi all’Istituto per l’Asia Orientale della Ruhr Universitat di Bochum – non è l’autore del libro bensì il curatore, poiché qui presenta la propria traduzione del Tengugeijutsuron, un classico del Kendo risalente al XVIII secolo. Si tratta di un testo di grande fascino che non ha perso nulla della propria attualità – come dimostra peraltro la progressiva diffusione del Kendo in Occidente, Italia compresa – perché questa antica arte di combattimento non va intesa come un inno alla guerra bensì come una via alla consapevolezza del qui-e-ora, che è alla base dello spirito zen. Non un libro su tecniche di morte, dunque, bensì un testo che spiega l’importanza di affinare la coscienza dell’attimo presente, una coscienza che è celebrazione della vita stessa.

IRANFiglie di Shahrazad/  Anna Vanzan:  Figlie di Shahrazad. Scrittrici iraniane dal XIX secolo a oggi. Editore Bruno Mondadori, pp. 224, euro 18.
L’autrice,  iranista e islamologa dell’Università Statale e dell’Università IULM di Milano, conduce il lettore in un viaggio attraverso una letteratura femminile – quella di lingua persiana – che ha radici molto antiche e che in particolare negli ultimi due secoli ha dimostrato grande vivacità, confermandosi importante anche oggi, nella Repubblica islamica dell’Iran. Pochi sanno infatti che attualmente in Iran la produzione femminile di narrativa supera quella degli uomini, e che la partecipazione femminile al dibattito pubblico delle idee è molto intensa. Partendo dunque dalle antiche consuetudini dell’harem per arrivare alla situazione odierna, Vanzan tratteggia la lenta emancipazione delle donne iraniane soffermandosi sulle autrici – di nararrativa e di poesia – di maggiore spessore, senza trascurare l’apporto delle donne alla scrittura cinematografica e teatrale.

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5 Risposte »

  • Nello :

    Grazie delle segnalazioni. proprio stamattina con un amico indofilo e indologo ho parlato (o, meglio, lui me ne ha parlato) del libro della Adduci, che comprerò. Una cosa che manca è una buona rassegna di libri sul paese. Ne escono una infinità, ma ho difficoltà a trovare recensioni che escano dal circuito di quelle fatte uscire dalle case editrici. Mi puoi dare una mano?

  • marco restelli (autore) :

    Caro Nello, un altro libro che mi sento di consigliare è quello di Antonella Rondinone, ”India: una geografia politica”, pubblicato qualche mese fa da Carocci (pp.126, euro 10). L’autrice, ricercatrice presso il Dipartimento di studi storici e geografici dell’università di Firenze, mette a fuoco vari temi: dalla questione kashmira alla geografia delle religioni nei vari stati indiani, dalle politiche demografiche alle disuguaglianze di genere e di casta. Penso che lo troverai interessante,
    ciao, Marco

  • Kazu :

    Chiaramente l’occhio mi è caduto subito sul libro di Kammer che, dalla presentazione, ricorda vagamente un altro tomo del Sol Levante: Hagakure.
    Alla prossima incursione in libreria vedo di darmi da fare, grazie per le dritte Marco!

  • Silvia :

    Grazie Marco per le segnalazioni!
    Mi interessa molto il libro sulle scrittici iraniane, è un mondo che mi interessa e che conosco, purtroppo, poco. Spero sia d’aiuto a conoscerlo meglio.

  • Alberto :

    Appena finito di leggere il libro sul Kendo. Per fortuna erano appena 90 pagine perché confesso che non ce la facevo più. Credo di averlo preso in mano con la giusta “pace mentale” ma non sono riuscito veramente ad apprezzarlo, una delusione.

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