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Miti indiani, musica occidentale, danza e videoarte: un concerto inusuale a Milano

13 Marzo 2010 di 2 311 views

Mitologia hindu + musica classica occidentale + danza indiana + videoarte contemporanea = un evento artistico davvero originale, che verrà rappresentato al Teatro Dal Verme di Milano (via San Giovanni sul Muro 2) lunedì 15 marzo 2010 alle ore 21 (ingresso libero).
Il titolo dell’evento è Savitri. La Verità oltre l’illusione, e fa riferimento appunto al mito di Savitri, una delle moltissime storie contenute nel Mahabharata, immenso poema epico indiano lungo 100.000 strofe e composto probabilmente fra il IV secolo a.C. e il IV d.C.

Una popolare versione a fumetti del mito di Savitri. In copertina, la principessa regge la testa dello sposo defunto; di fronte a loro incombe il dio della morte, Yama

Cosa narra il mito? Secondo il Mahabharata, Savitri, figlia di un re, dopo avere rifiutato molti pretendenti va per il mondo per scegliersi essa stessa il proprio compagno. Dopo lunga ricerca Savitri sceglie Satyavan, figlio di un re-eremita, e va a vivere con lui  nella foresta, nonostante abbia saputo da un poeta-veggente che il suo sposo, dopo un anno di matrimonio, morirà. Così, quando la profezia si avvera e Yama, dio della morte, arriva per prendere il suo sposo, Savitri lo affronta: dichiara che la morte è solo illusione, parte del gioco illusorio che avvolge tutto ciò che ci circonda, e che la vera realtà è nella conoscenza e nell’amore. In questo modo Savitri sconfigge la morte, e ottiene da Yama la restituzione del suo sposo. La Verità oltre l’illusione, dunque.

Questo bellissimo mito venne messo in musica dal compositore britannico Gustav Holst (foto a destra)  nel 1909, che ne trasse una breve opera da camera – per soli, coro e ensemble strumentale – di impianto wagneriano. Negli anni a cavallo fra Ottocento e Novecento Holst aveva studiato la musica indiana e il sanscrito, ed era rimasto affascinato dalla mitologia hindu.

La serata al Teatro Dal Verme si articolerà in questo modo:
– un’introduzione estetica e culturale a cura di Paolo Fenoglio, docente dell’Accademia Internazionale della Musica di Milano;
– un racconto mimato della danzatrice Monica Gallarate (foto a destra), interprete e studiosa di danza classica indiana Bharatanatyam e di Kathakali;
– l’esecuzione dell’opera Savitri di Gustav Holst, interpretata da Rosy Anoush Svazlian (Savitri), Spero Bongiolatti (Satyavan) e Renato Dolcini (la Morte) con l’Ensemble Hornpipe e il Coro dell’Acqua Potabile-Coro Femminile Adusai. Direttore:  Giovanni Marziliano;
– l’azione musicale sarà accompagnata dal lavoro di due video-maker, Lucia Ceriani e Gabriele Agresta, ispirato a un ciclo pittorico di Gianrico Agresta.

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